Ignorare significa non conoscere
Ignorare significa non conoscere. Deriva dal latino “ignorantia”, sostantivo che a sua volta è la negazione del termine greco “gnosis”, ovvero conoscenza.
L’ignoranza è una condizione pericolosa, porta a una visione errata o distorta della realtà. Genera conflitti, incomprensioni, scelte sbagliate, pregiudizi, aridità.
E’ una condizione pericolosa, ma spesso non è una colpa.
Da adulta, una persona ha – o perlomeno avrebbe – la responsabilità di colmare i vuoti della propria non-conoscenza.
Un bambino non può imparare a conoscere correttamente le cose del mondo, se vive in un ambiente arido. Se la realtà intorno a lui è viziata dal pregiudizio.
Viviamo in un momento storico particolarmente delicato, dove dare giudizi senza conoscere a fondo i problemi è molto rischioso, nonché spesso fuori luogo.
Io mi ritengo molto ignorante su certe tematiche, per questo preferisco non esprimermi.
La scena a cui ho assistito questa mattina, però, mi ha fatto molto riflettere.
Esco di casa per andare al parco con il mio cane. Un gruppo di bambini mi accompagna lungo il tragitto. Sono alle mie spalle e schiamazzano ad alta voce, alcuni in italiano e alcuni in arabo.
Uno di loro avanza e con i pugni stretti aizza il mio cane, che alle provocazioni è molto suscettibile. Se fosse stata libera, e di una taglia maggiore, lo avrebbe sbranato. Guardo i bambini con sconforto, e mi scuso per il comportamento di Lolle.
Cammino sul ciglio del marciapiede, il gruppo alle mie spalle continua a schiamazzare. Alcuni di loro camminano in strada, con il rischio di non essere visti da una macchina di passaggio all’improvviso.
A un certo punto mi sorpassano e incrociano un signore anziano che, guardando il loro incedere scomposto, li incalza: “Bambini, fate i bravi”.
Il più grande di loro – avrà avuto 11 o 12 anni – lo guarda con fare gradasso, si gira verso i compagni e ad alta voce dice “Cosa vuole questo?! Noi siamo dell’Isis!”.
Silenzio.
Il signore anziano mi guarda con espressione sgomenta. Io incrocio il suo sguardo e non so cosa pensare.
L’ignoranza e una condizione pericolosa.
Se un bambino è ignorante, non è colpa sua.
E’ colpa nostra, e vostra, che intorno a lui abbiamo creato questo mondo. Corrotto, rabbioso e privo di riferimenti.